Storia della proprietà
La Tenuta Gagnoni nacque sul terreno appartenuto all’illustre famiglia Gagnoni, storicamente radicata nella regione. La proprietà comprendeva l’imponente casa padronale – la Casa Padronale – situata sulla sommità della collina, circondata da poderi e fienili. La famiglia vi trascorreva le estati, mentre il resto dell’anno risiedeva nel Palazzo Gagnoni a Montepulciano, oggi di proprietà dello Stato italiano. Le fattorie della tenuta erano abitate tutto l’anno da braccianti agricoli al servizio della famiglia.
Oggi, la casa padronale porta il nome di Villa Gagnoni, mentre il termine Piccolo Borgo Gagnoni indica l’insieme delle case coloniche e dei fienili restaurati.
La villa risale al 1760 ed è stata costruita in pietra locale, nello stile leopoldino tipico della regione. Questo stile architettonico prende il nome dal granduca Leopoldo II di Toscana, che nel XVIII secolo promosse imponenti lavori di bonifica per trasformare la Val di Chiana da zona paludosa in fertile terra agricola. Numerose ville leopoldine si possono ancora ammirare nella valle – soprattutto lungo la strada per Cortona – e si riconoscono facilmente per la caratteristica colombaia posta sulla sommità del tetto.
Quando la tenuta fu acquistata all’inizio degli anni 2000, gli edifici si trovavano in condizioni disastrose. Le case coloniche e i fienili erano ridotti in rovina, invasi dalle erbacce e anneriti da anni di esposizione al sole. Nel 2004, i proprietari Ann Pieters e Joost De Vleeschouwer, in collaborazione con l’architetto Fabiano di Banella, diedero avvio a un ampio progetto di restauro per restituire alla proprietà il suo fascino originario. Nel corso di cinque anni, gli edifici furono ricostruiti e restaurati con estrema cura, ponendo grande attenzione all’autenticità e al rispetto storico. Gli elementi architettonici tradizionali e le tecniche costruttive locali sono stati mantenuti quanto più possibile, e dove possibile, sono stati recuperati materiali originali – come coppi, mattoni e pietra naturale – per essere reintegrati armoniosamente nel complesso.
Per tutti i pavimenti interni è stato scelto il cotto fatto a mano – piastrelle in argilla cotta non smaltata, ancora oggi prodotte artigianalmente nella zona di Orvieto. Questo senso di autenticità si percepisce ovunque nella tenuta: nei muri in pietra naturale, negli archi e nelle volte in muratura, nelle scale esterne in travertino (la pietra locale), in un tradizionale forno a legna per la pizza, e in molto altro ancora. Anche negli interni si è cercato un equilibrio tra carattere e comfort. I mobili contadini autentici – in gran parte trovati al mercato dell’antiquariato di Arezzo – sono stati accostati a comodità moderne. Le cucine e i bagni sono stati dotati di attrezzature contemporanee, in linea con le esigenze di oggi.
La Tenuta per Vacanze Gagnoni è il frutto del sogno di Ann e Joost, che ancora oggi la gestiscono con passione.